cosa c’è dietro la TV
di: Gianluca Mayenza
Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, illuminati sceneggiatori della serie televisiva Boris, lo hanno raccontato.
Boris è una serie culto per gli addetti ai lavori, ma il grande pubblico (commerciale) non l’ha capita a fondo… È stata giudicata paradossale, quindi non credibile. La (triste) realtà è che dietro le estremizzate gag della serie si cela la verità.
Da qualche anno a questa parte, all’interno delle società di produzione si è instaurato un demoniaco meccanismo.
La regola dello stagismo professionista. Una casa di produzione popolata da stagisti (di cui i vertici non conoscono neanche i nomi). Sopra di loro ex stagisti in prova con rimborso spese per sei mesi-un anno. Sopra ancora ex stagisti contrattualizzati con stipendi da fame ma tenuti lì col ricatto della riconoscenza “perché è stata concessa loro un’opportunità”. Sopra ancora gli autori, che, tranne qualche rara eccezione, sono sempre gli stessi 3-4 che si scindono su più programmi contemporaneamente.
Questi autori sono chiamati a mettere le pezze.
Ma torniamo agli stagisti, ex stagisti e agli ex-ex stagisti…
Senza soffermarmi a quanto sia conveniente per un’azienda contrattualizzare uno stagista; Chi sono costoro? Da dove vengono? Cosa ne sanno di linguaggio delle immagini, tecniche di ripresa, metrica del montaggio etc.? Nella migliore delle ipotesi hanno fatto corsi e/o studiato comunicazione-tv all’università, ma è la minoranza.
La maggior parte sono ragazzi senza un minimo di cognizione sull’argomento, sono lì con l’abbaglio del lavoro stimolante altamente retribuito.
Quindi? Lo stato di fatto è che il neo-stagista crea le sue basi osservando il lavoro che fanno ex stagisti che, a loro volta, sono entrati senza avere un minimo di cognizione sull’argomento.
Quindi… si torna al punto di partenza con una domanda in più. Quali possono essere i contenuti autoriali generati da un sistema piramidale di stagisti? Guardiamo cosa propone la tv…
Ti serve un aiuto (casa-bambini-cucina-moda matrimonio)?
Vuoi confrontarti in una gara (cucina-moda-canto-ballo)? Ci pensa la tv!
Centinaia di programmi diversi per argomento (poi neanche tanto) con meccanismi omologhi tra loro. Questa scelta di omologazione non è del tutto casuale. Non credendo a sondaggi e proiezioni basati sui dati di ascolto, il mio pensiero si posa sulla facilità nel produrre cose omologhe. E’ più semplice da realizzare, anzi, diciamo che anche uno stagista lo può fare…
Potrei anche fermarmi qui, ma vado avanti.
Perché in Italia il nuovo format spaventa la società di produzione e terrorizza l’emittente?
Perché si continuano a comprare format all’estero?
Risposta ufficiale: Abbiamo bisogno della “bibbia*”, senza quella non produciamo/mettiamo in onda nulla.
Il vantaggio dei format comprati all’estero è che si eliminano tutta una serie di rischi legati alla novità.
E qui si torna al gran classico, perché il ricercatore Italiano, se ne ha la possibilità, fugge all’estero?
La parte simpatica è che per quanto dettagliata sia la bibbia e collaudata la formula, il programma va adattato in base ad una serie di variabili come la nazione, l’emittente e non per ultimo la fascia oraria della messa in onda.
E’ quindi necessario capire se intervenire sul format e in che misura: pur mantenendo la stessa formula, a volte può essere opportuno reinventare completamente il programma.
Cosa c’è dietro la tv? Il famoso “trattamento”
Tornando alla nostra amatissima tv Format originali: pochissimi.
Format comprati: Tantissimi trattati in modo omologo. Nel mio modo di fare tv, quando mi è data la possibilità, sfrutto la circolarità del racconto
Quindi, tornando alla prima domanda… (cosa c’è dietro la tv?) Risposta – Il muro. * [Bibbia]
Oltre le licenze di messa in onda un format acquistato viene corredato di un libro chiamato “bibbia” Una bibbia tipo contiene:
• Dati reali e analisi sui comportamenti del pubblico nei paesi in cui va in onda.
• Definizione della formula
• Motivazioni dell’idea
• Elementi di richiamo
• Notizie produttive
• Elenco dei materiali filmati
• Notizie produttive
• Piani di produzione
• Copione trascritto di una o più puntate
Inoltre, contiene una serie di suggerimenti sul tipo di conduttore, la fascia oraria di trasmissione, l’allestimento scenografico.
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